Mohamed Salah si aggiudica il XXI Festival Piemonte Scacchi

di Elio Millo

Esistono due tipi di sacrifici, quelli corretti e i miei”

Mikhail Tal

Lo storico torneo organizzato dal Circolo Scacchistico Alfieri è arrivato alla sua ventunesima edizione. Dedicato alla memoria di Lanfranco Bombelli, figura di spicco degli scacchi torinesi e non solo. Arbitro nazionale dal 1976 e internazionale dal 1987, diresse i più importanti tornei italiani e fu più volte invitato all’estero. Ha svolto numerosi incarichi nell’ambito della Federazione Scacchistica Italiana: consigliere nazionale dal 1990 al 1992, dirigente di segreteria, responsabile del punteggio Elo e dal 1995 responsabile dell’ufficio stampa. Inoltre ha collaborato con riviste di settore quali la francese Europe Échecs, la tedesca Die Scachwoche e le principali riviste italiane. Nel 1978 seguì il match di campionato del mondo tra Karpov e Korčnoj per Tuttosport. Nel 1992 pubblicò il libro I regolamenti degli scacchi per l’editore Torre & Cavallo. Nel 2004 ha arbitrato le Olimpiadi degli scacchi di Calvià. È stato dirigente dell’ASIGC, dell’Arci Dama Scacchi e di alcuni circoli scacchistici, tra cui la Scacchistica Torinese.

La nota disputa scacchistica del torinese, riproposta dal circolo Alfieri dopo due anni di pausa forzata a causa della pandemia di coronavirus, si svolge su tre giorni. Il primo turno, serale, venerdì 15 settembre; i successivi quattro turni nei giorni di sabato 16 settembre e domenica 17 settembre.

Ed è un vero successo, sia da un punto di vista numerico (39 partecipanti) che per la spettacolarità delle partite disputate.

Di seguito riportiamo la partita che decide il torneo, un capolavoro pirotecnico che vede di fronte Mohamed Salah, che guida il torneo con 4 punti, e Manuel Macis, diretto avversario a 3,5 punti.

1.e4 c5 2. Nf3 d6 3. d4 cxd4 4. Nxd4 Nf6 5. Nc3 g6

Il nero imposta una difesa siciliana, variante dragone. La linea è piuttosto tagliente, il nero prepara il fianchetto, rendendo tuttavia più vulnerabile i pedoni sul lato di re. Frequentemente il piano del bianco prevede l’arrocco sul lato di donna ed un attacco pedonale sul lato di re. 

5… Nc6 6. Nce2 Bd7 7. f4) 6. Bc4 Bg7 7. O-O O-O

Il nero decide di arroccare corto, una scelta piuttosto inconsueta, ambiziosa ma piuttosto rischiosa.

Un’alternativa più solida ma meno veloce poteva essere 7. …7. f3 controllando g4 e permettendo il successivo sviluppo dell’alfiere in e3. 8.Bb5+ Nc6; 9. Be3 Qc7 10. Qd2 Bd7 11. O-O-O

8. h3 Nc6 9. Nde2 Bd7 10. f4

Salah non perde tempo e comincia l’attacco pedonale sull’arrocco avversario. A questo punto Qa5 minacciando Qc5+ avrebbe lasciato l’iniziativa al nero che, tuttavia non se ne avvede. 

10… b5

10… Qa5 11. Bd3 b5 12. Qe1 b4 13. Nd1 avrebbe restituito al nero l’iniziativa. 11. Bxb5 Nxe4 12. Nxe4 Qb6+ 13. Kh1 Qxb5

la partita ha proposto una serie di cambi che lasciano i contendenti con materiale pari. Un’analisi della posizione non mi consente di stabilire quale dei due colori sia da preferire: il materiale è pari, la struttura pedonale vede una maggioranza sul lato di donna per il bianco, contro una maggioranza centrale e sul lato di re per il nero; non vi sono debolezze pedonali evidenti, entrambi i re appaiono piuttosto sicuri. Probabilmente la coppia di alfieri neri è preferibile ai cavalli del bianco, tuttavia l’attacco di quest’ultimo è direttamente rivolto al re avversario, mentre l’attacco del nero mira al lato di donna. Quest’ultimo fattore, benché possa sembrare poco significativo, risluterà determinante per il risultato finale. In ogni caso l’asimmetria della struttura pedonale rende la partita aperta ai tre risultati, rimanendo la posizione tagliente per entrambi i colori.

14. c3

tenta di limitare l’azione del potente alfiere camposcuro del nero

14… Rab8 aumentando la pressione su b2 e complicando lo sviluppo dell’alfiere camposcuro del bianco 

15. N2g3 preparando finalmente la spinta in f5

15… Na5

A questo punto f5 era necessaria, avrebbe probabilmente messo un argine all’attacco pedonale del bianco dando al contempo al nero il tempo di organizzare i propri pezzi sul lato di donna: 

16. a4 Qc6 17. f5

Il bianco continua con il suo piano, disinteressandosi completamente dell’attacco nero sul lato di donna.

17… Nb3 18. fxg6

Il bianco sacrifica una torre per due pedoni, rimanendo coerente coerente con il suo piano, forse anche influenzato dalla consapevolezza di un discreto svantaggio posizionale. Sarebbe stata probabilmente più opportuna b4, scacciando il cavallo nero ed impedendo allo stesso tempo il suo ingresso in b3.

18… Nxa1 19. gxh7+ Kh8

correttamente il bianco non cattura in h7: dopo Kxh7 infatti sarebbe seguito 19. …Kxh7; 20. Ng5+ Kg8 21. Qh5 con attacco insostenibile sul re nero. Il pedone h7 invece, seppur limitando completamente la mobilità del re nero, funge efficacemente da scudo contro gli attacchi avversari.

20. Qh5

il bianco comincia a portare i pezzi in attacco, tentando di sfruttare al massimo il vantaggio dinamico dato dall’iniziativa e dalla posizione precaria del re avversario 

20… f6

difendendo f7 

21. Bh6

Il bianco deve essere veloce, se non riesce a sfruttare rapidamente l’iniziativa perde il confronto; decide così di cambiare un’altro pezzo a difesa del re avversario

21… Bxh6 22. Qxh6 Qc4

attaccando la torre bianca e limitando di fatto la mobilità del Cg3. Alternativamente Tf7 avrebbe svolto un ruolo difensivo altrettanto efficace, cominciando a mettere pressione sul pedone h7. A questo punto segue un lungo periodo di riflessione da parte del nero che con 23. Rf4 porta un ulteriore pezzo all’attacco, scommettendo tutto sul matto.  (

23… Qf7

Il bianco rientra in difesa, tentando di consolidare una posizione che rimane comunque estremamente complicata 

24. Rh4 Nb3 25. Ne2 Nc5

Il bianco tenta di riportare tutti i suoi pezzi alla difesa del monarca, in questo modo tuttavia consente al bianco di aggiungere un pezzo all’attacco del re avversario. Con Qg2 che propone il cambio delle donne, il bianco avrebbe costretto l’avversario ad allontanare il proprio pezzo dalla zona di attacco, insieme alle sue velleità di vittoria. Il nero rimane tuttavia in posizione oggettivamente vantaggiosa anche se estremamente complicata dal punto di vista psicologico. La prossima mossa tuttavia, giunta dopo più di due ore di gioco, pone fine alle ostilità.

26… Be8 è un grave errore del nero. Af5 era la mossa corretta che avrebbe difeso l’ingresso letale del cavallo in g6.

27. Ng6+ (1-0)

Il nero abbandona. Dopo Ng6+ segue la combinazione forzata 27. …Qxg6 28. Qxf8+ Qg8 29. Qxg8#

Complimenti a Salah che, con il suo brillante gioco offensivo ha messo in difficoltà Macis, giocatore estremamente solido e preparato teoricamente.

A conclusione di questa splendida finale, mi permetto di proporre una celebre frase quanto mai opportuna: “esistono due tipi di sacrifici, quelli corretti e i miei” di Mikhail Tal

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